ato da una nobile famiglia, all'età di 15 durante una Santa Messa rimane colpito da una frase del Vangelo di Matteo cap 10,37: «Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno di me» e decide, superando l'iniziale ostilità dei facoltosi genitori, di entrare nel Monastero di San Basilio nei pressi di Naso. Predilige la vita eremitica e contemplativa e per questo vive in una grotta in assoluta povertà. La sua fama inizia a diffondersi ben presto nella popolazione che andava a trovarlo per ricevere da lui una parola. Eletto abate del Convento di San Basilio qui vive per poco tempo per ritornare in una grotta nei pressi del convento detta di San Michele e qui muore in fama di santità. epolto nella stessa grotta, verrà successivamente traslato nella cripta della Chiesa a lui intitolata. Non si ha il Decreto di canonizzazione, ma dei decreti del Papa Urbano VIII che stabiliva la festa il giorno 3 Giugno (decreto della Congregazione dei riti del 16.02.1630) e la traslazione il 1° settembre. Papa Pio VI autorizzava poi il clero di Naso all'Ufficiatura e la Santa Messa (decreti 26.09.1786; 03.07.1790; 26.09.1790).
In piena dominazione Normanna si forma l'Ordine dei Templari ossia l'Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone che nasce intorno al 1118, a Gerusalemme. I Templari si prefiggono di proteggere le strade della Terra Santa contro gli attacchi dei Saraceni. Non si conosce con precisione quando l’Ordine del Tempio cominciò ad insediarsi nella penisola italiana: alcuni studiosi ritengono che il primo insediamento italiano fu a Messina nel 1131. Quindi a circa dodici anni dalla costituzione, l’Ordine era già attivo in Italia. La prima testimonianza scritta che attesta la presenza dei Cavalieri nel regno di Sicilia risale al 1143 in una cronaca di Amando, diacono di Trani, che annota la partecipazione dei Templari ad una cerimonia religiosa. La causa dell’espansione dei Templari in Italia è da ricondurre a due motivazioni principali: la viabilità terrestre e la possibilità di adoperare i porti più efficienti e realtà poste in posizioni strategiche di comunicazione come Messina.
A Pontida si riuniscono i delegati dei comuni lombardi. Il solenne giuramento a cui si sottopongono, li impegna a contrastare la potenza di Federico Barbarossa e a ricostruire Milano dopo che questi l’aveva distrutta nel 1162.
Anche Riccardo Cuor di Leone s'imbarcò da Marsiglia per la Terra Santa nell'agosto del 1189, fermandosi lungo la via a Messina. Nell'aprile 1190 Riccardo lasciò la Sicilia. A giugno Riccardo arrivò con le sue forze nella Terra Santa e si unì all'assedio di Acre, che a luglio cadde in mani crociate. Il legame storico si palesa guardando Roccaguelfonia, nata con il nome di Matagrifone eretta dal Re Riccardo I d’Inghilterra quando, durante il suo viaggio verso la Terra Santa, si fermò nella città di Messina e volle costruire quel castello come segno della sua grandezza e della sottomissione che i cittadini messinesi dovevano avere nei suoi confronti.
Viene eletto al soglio pontificio Lotario dei Conti di Segni di Gavignano (Roma). Assume il nome di Innocenzo III e sarà incoronato il 22 febbraio 1198.
Lo zio di Federico II, Filippo di Svevia, è incoronato nuovamente re di Germania nella cattedrale di Aquisgrana, per sanare l'illegittimità della nomina dell'8 settembre del 1198.
Nel mese di dicembre 1221 Federico II di Svevia venne raggiunto a Palermo dal legato pontificio Nicola con il quale intraprese il viaggio verso Roma per incontrare personalmente il pontefice. Durante il tragitto fecero sosta a Cosenza il 30 gennaio 1222, dove il presule Nicola, alla presenza dell'imperatore, consacrò la nuova cattedrale (la prima era stata distrutta dal terremoto del 9 luglio 1184). In questa circostanza, secondo la tradizione locale, non confermata dalla documentazione, Federico avrebbe donato alla Chiesa la stauroteca (croce reliquiaria d'oro).
Nell’anno del Signore 1233 Federico II era in visita nella Città dello Stretto e proprio a Messina e nella sua provincia ebbero i natali molti tra i più importanti poeti alla sua corte fondatori dello bello parlare e della Scuola Poetica Siciliana.