Musica

Verona - ELTON JOHN
PLUS VERY SPECIAL GUEST ANASTACIA

SPECIAL GUEST ANASTACIA
E’ un autore, pioniere della beneficenza, vincitore di Grammy, Oscar, Tony e BRIT Awards, campione d’incassi a Broadway, benefattore del calcio, una superstar eppure ancora un uomo del popolo. E’ il cantautore di successo più longevo della sua generazione e anche il più decorato. Ma tale è il suo insaziabile appetito di nuove sfide creative, che ogni biografia di Elton John dovrebbe essere aggiornata praticamente ogni settimana.
C’è anche la piccola questione del nuovo tour britannico partito il 28 Maggio dal Point di Dublino, costellato da spettacoli in altri luoghi d’Europa e con una serie di concerti sui campi di cricket inglesi in location come Canterbury, Worcester, Taunton e Hove. E’ un tour che, nonostante il suo gusto globale, riflette l’immortale passione di Elton per la cultura della Gran Bretagna, eco del suo tour negli stadi del 2005.
Sul fronte del business, Elton rimane uno straordinario musicista, mai impaziente di inseguire le macchinazioni dell’industria e sempre intrigato da nuovi sviluppi e tendenze. Ha guidato il talento di nuovi artisti con grande devozione e ha visto uno di questi, James Blunt, diventare uno dei best seller del decennio e un genuino rappresentante della Gran Bretagna in America. Questo è un esempio lampante, visto che Blunt è rappresentato dalla Twenty First Artists, la compagnia di management di cui Elton era co-proprietario prima della vendita nel 2005 al Sanctuary Group. Non solo Elton sostiene la causa di molti validi giovani artisti, ma con grande piacere collabora con loro, come di recente ha fatto con il progetto Scissor Sisters.
E non è tutto! Elton è entusiasticamente coinvolto nel lancio americano del musical ‘Billy Elliot’, lo show vincitore dell’ Olivier Award ampiamente descritto dai media come il miglior musical mai realizzato e per il quale Elton ha scritto le musiche. Insieme con il partner David Furnish, ha appena concluso un nuovo film prodotto dalla Rocket Pictures - "It's a Boy/Girl Thing", e ha anche scritto canzoni per il loro film d’animazione "Gnomeo & Juliet". E senza dubbio, lui festeggerà il suo 60° compleanno il prossimo Marzo con la sua tipica spettacolarità, ma ci sono troppe elettrizzanti scadenze artistiche nel suo presente e nel futuro per lui per indugiare nel passato.
Elton è anche preso dalla ripresa del campionato del suo amato Watford FC, la squadra di calcio locale nella quale ha riversato tutti i suoi sogni di giovinezza diventandone presidente nel 1976. E’ stato il suo supporto finanziario di svariati milioni di sterline a portare il club sulla via della gloria. La squadra è partita dall’ultima divisione del calcio inglese al top, ed Elton ha con orgoglio assistito alla finale della FA Cup nel 1984 contro Everton nella splendida cornice del Wembley Stadium. Come presidente onorario, mantiene una stretta connessione con il club e il suo eccellente giovane manager Adrian Boothroyd, osservandone i progressi da qualunque parte del mondo si trovi. Watford è stata promossa alla Premiership quest’anno.
Ma, nonostante tutti questi interessi, Elton non mancherebbe mai di rispetto al suo lavoro principale da ormai 40 anni. John ha appena completato il suo ambizioso 44° album, previsto in uscita il prossimo 11 Settembre 2006. ‘The Captain and the Kid’ è il nuovo lavoro autobiografico di Elton e Bernie, una versione aggiornata dell’album classico del 1975 che documentava le loro esperienze fino a quell’epoca, ‘Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy’.
L’originale ‘Captain Fantastic’ è stato il primo album a debuttare al #1 della classifica di Billboard, sottolineando il sempre crescente impatto globale di Elton, e con almeno un singolo al debutto nella top 40 della Hot 100, ogni anno dal 1970 al 1995 incluso. Il nuovo album cattura l’impeto d’altri acclamati album del nuovo secolo pubblicati da Elton, ‘Peachtree Road’ del 2004 e il più volte disco di platino ‘Songs From The West Coast’ del 2001, dischi nei quali il suo spirito creativo ha raggiunto nuovi livelli.
Lui è l’ultima persona al mondo che se ne starebbe in casa ad ammirare i suoi numerosi trofei, ma voi dovreste correre a consultare qualche pubblicazione in tema di premi nella musica, per avere un elenco degli innumerevoli riconoscimenti che Elton ha ricevuto nel corso del suo straordinario percorso, dagli Ivor Novello ai Music Industry Trusts’ Award fino alla British Academy of Composers and Songwriters. Lui è la quintessenza della parola “lifetime achievement” nelle cerimonie di premiazione di tutto il mondo.
Lo scintillio di un vero leader ha sempre fatto parte dell’inventiva di Elton John, ma questo non deve mai oscurare l’accurata abilità, l’impegno e il talento puro che accompagna ogni sua impresa. Questo è vero nel 2006 come è lo stato quando ha iniziato a calcare le scene mondiali nel 1970, un rimborso arrivato dopo anni di lotte e studio.
Reginald Kenneth Dwight si siede al piano per la prima volta all’età di quattro anni e si aggiudica una borsa di studio alla Royal Academy of Music a 11. Non passa molto tempo che questo scolaro di Pinner nel Middlesex s’inserisce nell’industria musicale. Suona nel gruppo locale the Corvettes, che nel 1961 cambia il nome in Bluesology, in tributo al disco dello stregone della chitarra Django Reinhardt. Più tardi, il suo nuovo nome sarebbe stato ispirato dal frontman dei Bluesology, Long John Baldry e dal sassofonista jazz Elton Dean. I loro primi ingaggi gli fruttano 1 sterlina a sera.
Frustrato dal suo lavoro senza speranza con altri musicisti, Elton fa un’audizione per la Liberty Records nel 1967 ed incontra il giovane autore Bernie Taupin, con il quale all’inizio compone per corrispondenza. Alla fine di quell’anno, entrano nello staff d’autori dell’etichetta di Dick James, la DJM label, creando canzoni per giovani pop star. Il primo singolo di Elton, ‘I’ve Been Loving You’, esce sulla Philips nel Marzo 1968.
L’album d’esordio che segue ‘Empty Sky’, incoraggiante, ma scarso in tema di vendite, è del 1969. All’epoca dell’album omonimo di Elton e il conseguente classico 'Your Song', che lo introduce sullo scenario internazionale nel 1970 e i primi del 1971, la coppia di autori ha talmente sviluppato la propria arte, che Taupin scrive un testo in mezz’ora e Elton compone e definisce ogni canzone in un’ora.
Nel turbinio di dischi di platino a profusione che seguono tra il 1972 e il 1976, i due producono almeno due pietre miliari l’anno, tra cui ‘Tumbleweed Connection’, ‘Madman Across The Water’, ‘Honky Chateau’, ‘Don't Shoot Me, I'm Only The Piano Player’ e ‘Captain Fantastic And The Brown Dirt Cowboy’. Tra questi, ‘Goodbye Yellow Brick Road’ diventa e rimane l’album best seller di Elton negli Stati Uniti, con otto settimane al #1 alla fine del 1973 e con due anni totali di permanenza nella classifica.
Nel 1974, Elton firma con la MCA per la cifra record di 8 milioni di dollari e scrive e appare con il suo amico John Lennon, nel successo americano ‘Whatever Gets You Through The Night’. La loro famosa scommessa — che se fosse arrivato al numero uno, Lennon avrebbe raggiunto Elton sul palco del Madison Square Garden di New York— regala un memorabile concerto per sempre impresso nella storia, purtroppo l’ultima apparizione di Lennon.
La seconda metà degli anni ‘70 è spesso sottovalutata nella storia del percorso creativo di Elton, ma rappresenta un periodo di rigenerazione che ci regala il superbo doppio album del 1976 ‘Blue Moves’ (il suo primo nel periodo sabbatico preso dall’alleanza con Taupin) e altri lavori di grande sperimentazione. In uno di questi, la grande ammirazione di Elton verso il rhythm & blues lo conduce in studio con il reverendo del soul, il produttore Thom Bell e alla pubblicazione dell’EP ‘Thom Bell Sessions’ e, più di un quarto di secolo dopo, al #1 nel Regno Unito con la versione remixata di una delle canzoni in esso contenute, ‘Are You Ready For Love’.
‘A Single Man’ del 1978 fornisce una nuova alleanza musicale in Gary Osborne e un’altra perla della carriera di Elton nella malinconica ‘Song For Guy’. John e Taupin tornano insieme per ‘21 At 33’ nel 1980, che vede anche collaborazioni con Osborne, Judie Tzuke e altri. ‘Jump Up!’ del 1982 contiene il singolo di successo 'Blue Eyes' e il toccante tributo a Lennon, 'Empty Garden (Hey Hey Johnny)’, un’anteprima dell’ancora più potente ‘Too Low For Zero’, casa di due dei pezzi preferiti da Elton nelle sue esibizioni dal vivo, 'I Guess That's Why They Call It The Blues' e il testamento di 'I'm Still Standing’. Mentre il decennio continua, prosegue anche la pioggia di dischi di platino, come per i memorabili singoli 'Nikita', 'Sad Songs (Say So Much)' e l’entusiasmante 'I Don't Wanna Go On With You Like That’.
L’impegno caritatevole di Elton raggiunge nuovi livelli negli anni ‘90. La nascita della Elton John AIDS Foundation nel 1992 negli USA, e nel Regno Unito l’anno seguente, enfatizza il suo impegno nell’accrescere la consapevolezza e generare fondi per quanti soffrono a causa del virus HIV in tutto il mondo. Sul fronte musicale, Elton continua ad andare forte in cima alle classifiche britanniche con una nuova raccolta ‘Very Best Of’ nel 1990 e brillando con album in studio come ‘The One’ e ‘Made In England’.
Ma, arrivano altre sfide. La collaborazione di Elton con l’autore Tim Rice per le musiche di ‘The Lion King’ della Disney, si guadagna non solo un Grammy come Miglior Artista pop, ma anche il suo primo Academy Award, dopo il quale lui lavora ancora con Rice per il musical di Broadway ‘Aida’. Il lancio londinese della versione teatrale di ‘Billy Elliot’, con musiche di Elton John e testi di Lee Hall, supera Il successo del film originale, conquistando quel raro dono di mandare in visibilio pubblico e critica.
L’ultima parte degli anni ’90 è intenso e intriso di tragedie personali per Elton, con la morte di due suoi cari amici: lo stilista Gianni Versace e Diana, la Principessa del Galles. La morte della principessa produce, a malincuore, il singolo di maggior successo della sua carriera, una nuova versione del suo tributo a Marilyn Monroe, 'Candle In The Wind’, che canta al funerale della principessa. Nella classifica canadese per tre anni interi, il singolo detiene il record di vendite mondiali, sorpassando persino ‘White Christmas’ di Bing Crosby.
Nel nuovo millennio, il rinvigorito Elton affronta un'altra epica avventura con lo spettacolo ‘Red Piano’, che continua al Caesars Palace Colosseum di Las Vegas, con la direzione artistica del geniale David LaChapelle. Un cofanetto di quattro DVD intitolato ‘Dream Ticket’ esce intorno allo stesso periodo di ‘Peachtree Road’, con tre concerti e un documentario inedito su quattro decenni dell’illustre carriera di Elton.
Nel frattempo, come complemento alla miriade di nuovi traguardi, l’illustre catalogo dell’artista esercita una straordinaria influenza sulla cultura popolare contemporanea. Il regista Cameron Crowe immortala 'Tiny Dancer' nel suo film, ‘Almost Famous’, e un’altra canzone di John-Taupin dei primi anni ’70, ‘Indian Sunset’ da ‘Madman Across The Water’ del 1971, diviene la base per il numero uno in classifica postumo del rapper 2Pac nel Giugno 2005 e il settimo #1 nel Regno Unito per Elton.
Mentre leggete, è molto probabile che Elton stia sviluppando qualche nuovo progetto creativo. Captain Fantastic è il risultato di 35 anni di successi e la sensazione è che non si fermerà qui.
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01/07/2009
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